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29 marzo 1999 6° di guerra nei Balcani Adriadico Est Alcune voci parlano di mezzo milione di profughi allo sbando nel Kosovo, ma sinora sono solo 15mila quelli giunti negli ultimi due giorni in Albania. Senza piu' giornalisti a raccontarlo, e' probabile che tale discrepanza di cifre sia legata a cio' che molti paventano possa capitare in queste ore in Kosovo. Qui infatti sono arrivate le armate speciali di Arkan, uno dei macellai della guerra dei Balcani, al cui nome sono legati i ricordi dei piu' barbari stermini di massa compiuti pochi anni fa in Bosnia. Intanto, sul fronte dei raid aerei Nato, si registra il primo giorno di non bombe su Belgrado e quello dei primi attacchi a postazioni terrestri serbe. Un tank sarebbe stato centrato, mentre gli Usa si mordono le mani per essersi visti abbattuto uno dei loro preziosissimi cacciabombardieri cosiddetti 'invisibili'. "Non sapevamo lo fosse" si scusano ironicamente i serbi con i loro striscioni davanti alla tv che riprende i resti del velivolo. L'opinione pubblica locale sostiene in maniera sempre piu' compatta il suo leader Slobodan Milosevic, il quale ha dimostrato fierezza per i suoi 'ambasciatori' sportivi che, in Europa soprattutto, ieri hanno protestato astenendosi dal giocare e avvolgendosi per le telecamere in bandiere jugoslave. Adriatico Ovest Si sarebbe iniziata ieri notte la cosiddetta fase "2" degli attacchi Nato che interesserebbe la zona a sud del 44mo parallelo (100 km a sud di Belgrado dove sono concentrate le forze speciali serbe) e soprattutto intorno a Pristina. Nuovi caccia provenienti da Olanda e Gran Bretagna sono arrivati nelle basi italiane. Ieri, complice anche una bella giornata, erano diecimila le persone intorno alla base di Aviano (Pordenone). Ai pacifisti radunati da giorni in sit-in di protesta si e' unita una massa di turisti per pic-nic familiari con la speranza di vedere gli aerei partire. A meta' pomeriggio i carabinieri hanno dovuto chiudere la strada che costeggia la base militare. Intanto la Nato fa appello all'opinione pubblica mondiale: Milosevic ha pianificato una nuova e definitiva pulizia etnica in Kosovo e bisogna fermarlo. La diplomazia vaticana si dice essere al lavoro per far ripartire il dialogo tra le parti invocando il ruolo di un Onu sempre piu' desaparecido. Diverse anche ieri le manifestazioni nel mondo anti-Nato. A Mosca un gruppo terrorista ha sparato con un bazooka contro l'ambasciata Usa prima di dileguarsi; a Parigi oltre 1000 serbi si sono scontrati con la polizia; incidenti gravi anche a Sydney. Uno dei tanti siti dedicati allo svolgersi del conflitto e' consultabile al www.alb-net.com Un altro e' www.giramondo.com > dall'italia in breve ° Sale a 45 il numero delle vittime del rogo del traforo del Monte Bianco. Macabri guardoni hanno scattato souvenir fotografici ieri davanti alla galleria ancora chiusa. ° E' morto Franco Gasparri. Il divo dei fotoromanzi che viveva da vent'anni su una sedia a rotelle per un incidente in moto, e' stato stroncato da una crisi cardiaca a 50 anni. ° Per lo sport, ferma la A, in B il Napoli vince e risale in classifica a soli 5 punti dalla zona-promozione che vede impegnate Verona, Torino, Treviso e Lecce. Incidenti durante Atalanta-Brescia. Per il basket accedono ai quarti play-off Imola, Milano, Roma e Rimini. E' tutto. Un saluto e a domani
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